Il nostro Dojo, Kendo e cultura

Diario di un viaggio in Giappone

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04/10/2017 – Trasferimento Venzia-Roma-Tokyo

Bene, ci siamo!

Siamo a Roma e siamo aspettando di imbarcarci per il nostro volo che ci porterà a Tokyo.

Non abbiamo molto da dire, se non che l’emozione è proprio tanta! Stiamo un po fantasticando su cosa ci aspetterà una volta arrivati…vedremo, intanto ci vediamo domani in Giappone!

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05/10/2017 – Arrivo a Omitama city

Siamo arrivati in perfetto orario. Dopo aver sbrigato le pratiche doganali siamo usciti dal terminal e siamo stati accolti dal “comitato di accoglienza”: Il Maestro Mizuta con la moglie, Miwako San e il Maestro Kobayashi.
Siamo saliti in auto e ci hanno accompagnato fino alla casa del Maestro Mizuta dove ci siamo sistemati, e…..hanno cucinato Tempura per noi!

Dopo il clima di convivialità che si è creato c’è stato un momento dedicato allo scambio di alcuni regali….

E vogliamo parlare degli zekken personalizzati targati “Mizuta Dojo”?

La giornata poi è proseguita con una rilassantissima uscita ad uno stabilimento termale “omitama onsen” dova ci siamo ristorati con un bell’ofuro caldo.

Abbiamo concluso la giornata facendo un pò di shopping e siamo rincasati…

mentre vi scrivo, qui sono le 18.45 e i futon sono già pronti!

Stiamo facendo un piccolo briefing per la giornata di domani…destinazione Tokyo!

Siamo distrutti da viaggio per cui probabilmente quel futon verrà utilizzato molto presto…a domani!

PS. Questa sarà la nostra stanza da letto…chi ha mai avuto l’onore di dormire con un kakemono raffigurante Miyamoto Musashi che veglia su di voi?

Buonanotte!!

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06/10/2017 – Tokyo, e Kendo a Tsuchiura

Ci siamo svegliati alle 7.00 belli riposati, nemmeno un segno di jet lag!
Dopo una colazione a base di insalata e wurstel gentilmente offerta dalla famiglia Mizuta

ci siamo preparati e Mizuta Sensei ci ha accompagnati in macchina alla stazione del treno, dove abbiamo preso il “Tsukuba Express no densha” che ci ha portati di filata direttamente ad Akihabara. Qui siamo scesi ed abbiamo cominciato un giro in questo curioso quartiere di Tokyo dove le specialità sono tutte di carattere elttrico ed elettronico, oltre a diversi negozi di souvenirs, dove ci siamo fermati a fare un po di shopping.

Siamo poi partiti alla volta di Shinagawa. Il nostro intento era quello di andare a visitare il tempio Sengakuji, ma per un “imprevisto” abbiamo dovuto dirottare verso una nuova meta: il “Tokyo Shobudo”, un negozio specializzato in armature da kendo di fattura artigianale, dove Diego (con un colpo gobbo, molta fortuna, e molti santi in paradiso oltre che in giappone!) è riuscito a comperare un’armatura di pregiatssima fattura e fatta a mano!

Essendo quindi col tempo misurato siamo ritornati alla volta di Tsukuba, dove l’immancabile Miwako San ci ha accompagnati a praticare kendo in un dojo del “dopo lavoro” di un’azienda farmaceutica: il più brocco dei gapponesi è 5^ dan!

Un esperienza indimenticabile, visto poi il livello magitrale di questi kenshi giapponesi. Avremo molto da trasmettere quando torneremo a Venezia.

La giornata si è poi conclusa con una cena in un tipico ristorante giapponese dove oltre a noi erano presenti Mizuta Sensei, Miwako San ed il marito (Terry, per gli amici) ed un altro praticante, Takomi San.

Mentre vi scrivo qui sono le 23.15 e siamo cotti  puntino, pronti per la giornata di domani.

Oyasuminasai!

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07/10/2017 – Kendo al “tempio”, e Hana-bi!

In nessun altro paese in cui sono stato, ho sentito i grilli cantare di notte in ottobre. Tra le meraviglie di questo “magico paese del sol levante” come ben cantavano I Cavalieri del Re nella sigla di “Sasuke il piccolo ninja”, c’è anche questa!
Mentre vi scrivo (qui è quasi mezzanotte!) fuori c’è un concerto che non vi dico.

Stamattina ci siamo alzati alle 7.30 e abbiamo fatto la mitica colazione fatta da Mikiko San, la moglie del Sensei. In teoria non dovevamo far nulla di impegnativo, perchè alle 15.00 saremmo dovuti partire alla volta di Tsuchiura per un festival di fuochi d’artificio.
Mentre stavamo consumando la nostra colazione si presenta Mizuta Sensei e ci chide se volevamo approfittare e fare comunque del bun kendo. La risposta è stata ovviamente affermativa, e siamo quindi partiti alla volta di una meraviglia.

Dopo circa un ora di viaggio verso la città di Mito siamo arrivati in un dojo tradizionale di kendo, che noi abbiamo subito battezzato come “il tempio”: inutile spiegare che emozioni stavamo provando.

Qui ci aspettavano ben 4 kenshi di cui 2 Sensei e altri due 6^ dan. Abbiamo qundi fatto una lezione con loro 4 e Mizuta Sensei che dirigeva…una lezione privata, praticamente!

Finita l’esperienza ci siamo salutati e siamo tornati a casa del Sensei per pranzare…e poi siamo partiti per Tsuchiura alla volta dei fuochi d’artificio!

Due ore e mezza di meraviglia ed un pubblico di 500.000 persone che fanno sembrare la nostra festa del “Redentore” una sagra di paese!

Siamo rincasati da poco, non mi soffermo oltre: domani sveglia alle 6.00 per tornare al “tempio” per praticare u  ora di asa-geiko!

Buonanotte!

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08/10/2017 – Kendo al “tempio”, e Italian Dinner!

“Mizuta Sensei?”
“Yes?”
“What is the name of the dojo where we are going to practice?”
“Jikishinkhan! A veeeeeeery old dojo!”

Questo è stato lo scambio di battute che abbiamo avuto con Mizuta Sensei, in macchina, andando a praticare nel “tempio”.
Erano le 7.30 del mattino dopo una levataccia cominciata alle 6.00.

Questa sua risposta, può lasciare intendere il contenuto storico e spirituale di questo luogo che puoi percepire sin dal primo istante che ci metti piede.
Un parquet perfetto. Molti kakemono antichi che lo decorano. Un taiko sempre pronto all’utilizzo, per scandire i momenti del keiko. Un kamiza che trasuda antico. Un tavolino dove i maestri in seiza bevono il te, di fronte ad un daisho deposto su due corna di cervo.
Ecco, se a tutto questo aggiungi la possibilità di praticare con 20 kenshi la maggior parte dei quali 7^ e 8^ dan, potete intravvedere come sia cominciata la nostra giornata!

Terminato il Jigeiko e fatti i saluti di rito, siamo stati invitati da Hanada Sensei (il padrone di casa, 8^ dan) a condividere il tè con lui, Mizuta Sensei ed un suo deshi.

Con quest’ultimo e Mizuta Sensei siamo andati a pranzare presso un ristorante tipico tra le colline di Mito che ci ha offerto soba.

Il pomeriggio è trascorso in tranquillità in casa Mizuta, e a prepararci per la “Italian Dinner”, per il quale noi abbiamo preparato un bis di primi.
Verso le 16.00 gli ospiti sono cominciati ad arrivare. Oltre a noi e alla famiglia Mizuta, l’insostituibile Miwako San con il marito Terry, vi erano le figure chiave del Mizuta Dojo, persone dell’università, coach di kendo e familiari. In tutto 16 persone.
Ognuno degli ospiti si è presentato con una pietanza tipica, e le convivialità sono cominciate dalle 17.00.
I nostri piatti, così come i vini italiani sono stati apprezzati moltissimo.

Ad un certo punto, il tempo sembrava si fosse fermato. È infatti cominciato un momento di confronto in cui i maestri hanno risposto ad alcune nostre domande. Ma queste loro risposte, andavano oltre alla mera informazione nozionistica: sentivamo che partivano da un vissuto ricco di esperienza e profondità che abbiamo potuto solo percepire ma probabilmente non a cogliere fino in fondo.

Ogni giornata qui è come un torrente di emozioni, sensazioni ed esperienze che pare ci travolgano in un flusso costante, e siamo consapevoli dell’impossibilità di fermare ogni fotogramma in questo semplice diario.

Adesso qui, ad Omitama, Ibaraki, Giappone è mezzanotte, ed è tempo di riposare.
Credeteci o meno, ma riuscire comunque ad addormentarsi dopo giornate del genere è veramente difficile!

Comunque…Oyasuminasai!

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09/10/2017 – A casa di Yamazaki Sensei, e keiko al Mizuta Dojo

Ieri sera, rispondendo ad una domanda relativa al Go Rin No Sho, sull’interpretazione della frase “il samurai dovrebbe seguire l’arte della spada e anche l’arte del pennello”, Yamazaki sensei tra le altre cose ci disse: “forse domani, che venite a pranzo da me, potrete intuirne il concetto”.

Al termine di questa giornata possiamo dire che aveva ragione…ma partiamo dall’inizio.

La mattinata è trascorsa in tranquillità. Dopo colazione noi quattro siamo andati a fare una passeggiata attorno alla casa del maestro, tra boschi di bambù, risaie, campi coltivati, mantidi religiose, libellule, e ragni grandi quanto una tsuba da shinai.

In tarda mattinata siamo partiti con Mizuta Sensei alla volta della casa di Yamazaki Sensei. Una grande casa tradizionale tra le verdi e boscose colline circondata da mura e che emana storia e tradizione.

Ad accoglierci, il sensei con la moglie e la dolcissima ed efficiente Miwako San con il marito.
Ci hanno fatto accomodare in quella che poi e’ stata la sala da pranzo.
Particolare da non poco e’ la serie di tsuba fatte dal sensei esposte su un tavolino. Ve ne erano con diverse decorazioni con animali e piante. Avere un sensei che ti spiega il perche’ le decorazioni sono fatte dalla parte omote e su un verso anziche’ l’altro non e’ cosa di tutti i giorni. Ancor meno vedere la sua katana di famiglia.

A ciascuno di noi ha donato un ventaglio come regalo.
Il pranzo e’ stato eccezionale a base di soba, polpettine di riso, sushi, te verde e, come dolce, una dolcissima castagna.

E’ giunto poi il momento di entrare nel mondo del teatro Noh. Yamazaki Sensei crea maschere del teatro e ci ha mostrato la sua produzione di oltre 50 pezzi unici, intagliati nel legno e dipinte a mano con colori naturali.
Ogni maschera ha un suo significato e, per alcune, basta il cambio dell’inclinazione da cui la osservi per avere una diversa espressione… Ognuna e’ un pezzo unico e di enorme bellezza.

Bisogna sapere che Yamazaki Sensei è produttore di frutta e verdura e ci ha insegnato e fatto provare come riconoscere e raccogliere i kaki dall’albero. Altra esperienza!
Ultima chicca: ci ha portato nel suo laboratorio e fatto provare sia tagliare il legno da cui nascerà una maschera di giovane ragazza che a dipingerne una di un Oni.

Yamazaki Sensei, Nanadan di Kendo e Rokudan di Iaido, ci ha fatto davvero intravvedere, attraverso il keiko di diverse Vie,  cosa significhi “il pennello e la spada”.
Questa esperienza può definirsi “living the legend”.

Per le 16.00 eravamo a casa Mizuta ma solo per una pennichella perchè, dopo poco, siamo partiti per fare keiko al Mizuta Kendo Dojo. Una esperienza unica con tre Hachidan e diversi Nanadan. Trovare le parole per esprimere quanto sentito e provato non sempre è possibile!

Una fantastica cena a base di Sushi ha chiuso la nostra giornata.

Buonanotte!

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10/10/2017 – In giro per Tokyo: Sengakuji e Asakusa

La giornata parte molto tranquilla e rilassata. Mizuta Sensei ha degli impegni formali con la All Japan Kendo Federation, per cui deve recarsi a Tokyo e quindi è lui stesso ad accompagnarci alla vecchia Edo. La mattinata è stata praticamente dedicata ad un rilassante viaggio in treno, ed al disbrigo di alcune faccende “burocratiche”: Matteo ed Ermanno si sono procurati il “Japan Rail Pass” con il quale potranno continuare il loro viaggio con il treno “già pagato”.
Dopo un pranzo molto rapido e frugale procacciato in un supermercatino, ci siamo incontrati con la sempre gentilissima Miwako San la quale ci ha subito accompagnato presso un negozio di articoli da Kendo, dove abbiamo fatto alcuni acquisti. Questi negozi specializzati in Kendo sono bellissimi ma “pericolosi par el tacuin…”.

Vi erano due mete alternative Asakusa e Sengakuji. La scelta non poteva essere che il Sengakuji, il luogo dove riposano Asano Takumi Nokami e i suoi leaki 47 ronin!
Abbiamo quindi preso i mezzi e in poco tempo siamo giunti al santuario.
Comprensibilmente l’emozione di essere in quel luogo conosciuto era molta per tutti. Diego era visibilmente coinvolto e a tratti commosso.

Prima di accadere attraverso  la porta originaria della casa di Asano si passa per la fonte dove i 47 hanno lavato la testa recisa al ciambellano Kira.
La tomba di Asano e quella di sua moglie sono le prime che si incontrano e poi, immediatamente accanto, recintate da un muretto, quelle di Oishi Kuranosuke e dei rimanenti 47 e di coloro che li hanno aiutati nell’impresa.

 

Dopo la visita al museo ci siamo spostati ad Asakusa, quartiere commerciale dove si trova un grande tempio buddista.

Ad Asakusa ci ha raggiunto il Sensei e, dopo aver salutato la preziosa Miwako, abbiamo preso metropolitana e treno per tornare a Omitama.
Abbiamo cucinato una pasta al sugo per la famiglia e trascorso una serata caratterizzata da intimità e amicizia.
Buonanotte!

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11/10/2017 – Ultimo giorno per Fabio e Diego, e mitorigeiko all’università

Giornata tranquilla cominciata con una buonissima colazione a base di soba preparata dalla superissima Mikiko San. Oishissima!!!!
Poi è stato tempo di preparare i bagagli. Ancora un giorno e la compagnia si separerà: Diego e Fabio torneranno a Venezia e Ermanno e  Matteo proseguiranno per Kyoto.
La mattinata è così trascorsa in leggerezza fino al pranzo. Altra sorpresa dei nostri osipiti: ci han preparato un incredibile Okonomiaky, una specie di frittata con verdure, funghi, erba cipollina,… 

Il programma del pomeriggio è stato Mitorigeiko prima all’Università e poi al Dojo del Sensei.

La prima parte ci ha mostrato come si allenano i giovani kendoka per 6 giorni la settimana… Velocità, spirito e determinazione da vendere!

Al dojo abbiamo presenziato a una lezione di Kendo Kata. Vedere ottavi e settimi Dan prendere lezione dal Maestro è stato un ulteriore ed emozionante evento.
 

La cena in famiglia a base di Shabu Shabu ha concluso un’altra bella giornata degna di essere stata vissuta.
Buonanotte!

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12/10/2017 – Partenza di Fabio e Diego, Ermanno e Matteo a Kyoto.

Giornata di partenze….
Mentre Diego e Fabio sono in volo per ritornare in Italia , la “strana coppia” Ermanno e Matteo hanno preso il mitico shinkansen per raggiungere Kyoto.

Antica capitale del Giappone e ora patrimonio dell’Unesco , Kyoto si è presentata in tutto il suo spledore per gli occhi ….ma non per il portafoglio di Matteo che ha già fatto qualche incursione strategica.
I due kenshi in incognito hanno cominciato l’esplorazione con la Splendida la zona di Gi-on dove le geishe fanno capolino tra un locale e l’altro.

 

Passeggiata serale dopo un meraviglioso noodles dinner e visita serale ad un tempio shintoista prima di una visione mistica….

Ecco la visione e la nostra “Buona notte”!

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13/10/2017 – Il Kinkakuji ed il castello Nijo

Di splendore in splendore….ecco il filo condurrore di questa giornata appena trascorsa.
Ci siamo alzati dai nostri comodi futon di buon mattino per arrivare alla nostra prima “meraviglia” quanto prima per evitare la gran calca.
La maraviglia che ci aspettava era il Kinkaku-ji, il celebre ” Padiglione d’oro”. Come ci aspettavamo la coda era già importante ma l’organizzazione nipponica ci ha permesso appena il tempo di fare la foto.

Dopo alcuni metri lo sguardo non poteva che puntare verso questo monumento tra i più noti del Giappone, rivestito di una scintillante lamina d’oro che si riflette nel laghetto circostante. Vi assicuro che è uno spettacolo!

Da Ovest ci siamo diretti ad est, dove in pochi minuti di bus e una passeggiata in mezzo al bosco, siamo arrivati al Kamigano- jinja.
È un santuario tra i più antichi del Giappone, addirittura antecedente la fondazione di Kyoto . È dedicato al Dio del Tuono (Raijin) ed è dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.


E subito dopo? Beh non poteva mancare il mitico Nijo-jo.
Un edificio che rappresenta la potenza militare degli shogun Tokugawa con l’imponenza della cinta muraria e dei bastioni del loro maestoso castello.
Splendido il giardino che lo circonda e stupefacenti i pavimenti detti “ad usignolo”, che scricchiolavano anche al passo più leggero…..roba da ninja insomma!

Parte del pomeriggio ha visto piangere disperatamente il portafogli di qualcuno visto che abbiamo passeggiato nel mercato più pittoresco di Kyoto per concludere in un negozio noto, chiamato Tozando!
Credemi che comunque è stata una gran soddisfazione!
Qui a Kyoto sono le 21:45….questa sera a letto presto, domani si va a Nara!

A domani!

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14/10/2017 – Corpo, mente e spirito…a Nara!

Quale titolo migliore per la giornata di oggi in cui ci ha visti visitare la città di Nara e il Fushimi Inari -Taisha, ma andiamo con ordine….
Di buon mattino la “strana coppia” ha preso il bus e poi il treno diretto che li avrebbe portati in circa un’ora alla cittadina di Nara.
Dopo aver percorso qualche centinaio di metri abbiamo visto i primi cervi, che come da tradizione antica , girovagano tranquillamente tra parchi e strade.

Accompagnati da questi ghiotti animali siamo arrivati al Daibutsu-den, l’edificio di legno più grande del mondo. Questa meravigliosa costruzione ospita il “Grande Buddha” , una delle statue di bronzo piu grandi mai realizzate, forgiata nel periodo Edo. La sacralità presente in questo luogo è palpabile nonostante i molti turisti e non si può che restare incantati con mente e spirito.

Dopo una splendida passeggiata tra templi e boschi ci siamo incamminati verso la stazione dove abbiamo preso uno splendido regionale che con “solo” 21 fermate ci ha trasportato a Inari.
Il santuario Fushimi Inari-Taisha si estende sul versante di una montagna ed il percorso per raggiungere la cima è fiancheggiato da dei Torii, delle strutture di legno arancione che rappresentano le donazioni dei devoti.

Penso che la via abbia anche una componente spirituale e arrivare in cima a questo santuario permette di comprederla meglio. La fatica è indubbia ma la serenità spirituale che si può percepire e far propria e’ tangibile.

Con le gambe un po stanche ma con il cuore sereno abbiamo fatto ritorno a Kyoto, per l’ultima serata in questa splendida città del “Sol Levante”.

Buonanotte !

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15/10/2017 – Arrivederci Kyoto…bentornati ad Omitama

Oggi giornata di partenza da questa favolosa città che è Kyoto. Come ogni mattina in piedi di buon mattino e dopo aver raccolto regali e bagagli ci siamo diretti alla stazione dove abbiamo depositato gli zaini nei comodissimi armadietti di sicurezza.
Dopo una sana colazione e leggeri dei nostri fardelli ci siamo diretti verso la nostra ultima meta, il tempio Kiomizu-dera.

Questo animatissimo tempio abbarbicato su una collina, che domina il bacino di Kyoto,è uno dei più frequentati e più interessanti della città. Non è un vero rifugio immerso nella quiete come molti si aspettano, ma è un espressione della fede popolare in Giappone.

Accompagnati da una pioggia quanto mai insistente ci siamo diretti verso la stazione dei treni per poter rilassarci un attimo, recuperare i bagagli e soddisfare le esigenze del nostro stomaco. L’orario della partenza è arrivato in breve tempo e alle 14:32 in punto lo shinkansen 542 diretto a Tokyo era pronto per la partenza e noi pronti per salutare la meravigliosa Kyoto.

Ad attenderci a Tokyo c’era l’infaticabile e preziosissima Miwako che ci ha accompagnato fino a Ueno per permetterci di incotrare Mizuta Sensei e proseguire insieme a lui alla volta di Omitama.
La serata appena conclusa è stata caratterizzata da un clima di assoluta familiarità e serenità, una vera e propria famiglia, tutti accomunati dallo stesso spirito sulla medesima “via”.
Buona notte!

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16/10/2017 – Relax…sushi…e kendo!

Oggi la giornata per la”strana coppia” è iniziata con grandissima calma.Dopo aver fatto la consueta meravigliosa colazione Mikiko, moglie di Muzuta Sensei, ci ha accompagnato in un tour turistico di Omitama; abbiamo fatto visita ad un’ artigiana locale , che confeziona bambole e quadri di panno e ad allevatore di carpe koi.

La pioggia ci ha tenuto compagnia per tutta la mattina ed oltre ma il morale, come sempre, era alto anche in vista dell’ultimo allenamento al Mizuta Dojo.

A pranzo, come di consueto, siamo stati trattati da re!
Siamo andati a mangiare sushi, in tutte le sue varianti in un locale tipico che non poteva farci uscire che con la pancia piena…

Pomeriggio di riposo per tutti e in serata l’ultimo allenamento al Mizuta Dojo.
Esperienza bellissima e carica si stimoli per continuare la “via” nel modo migliore. Ambiente meraviglioso dove si cresce in un clima di fraterna amicizia.

Entrambi abbiamo vissuto a pieno quest’ultima esperienza di keiko con mente libera e cuore aperto , con una lacrima pensando che mercoledì è il giorno del rientro ma anche con una gioia bel poter condividere con tutti voi questo momento indimenticabile di crescita.

Buona notte da Omitama!

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17/10/2017 – Ultimo giorno tra i colori dell’autunno e il mito di Ieyasu Tokugawa

Di mattina buon ora, con la guida sapiente di Mizuta Sensei e accompagnati dall’infaticabile Miwako, ci siamo diretti verso Nikko e le montagne circostanti.
Dopo un paio d’ore siamo arrivati al Parco Nazionale di Nikko dive abbiamo potuto ammirare il Giappone e le sue montagne nella veste autunnale. Un paesaggio meraviglioso contraddistinto da aceri rossi, cascate e radure dai colori armoniosi.

Dopo un pranzo in una giappo-baita abbiamo preso la direzione alla volta di Nikko .
La città è inserita, per i suoi antichi monumenti storici, nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco.
Non potevamo non visitare il tempio di Nikko, dedicato sllo shogun Tokugawa Ieyasu e il tempio dedicato al nipote, artefice indiscusso dei monumenti costruiti.
Difficile non sorprendersi davanti alla bellezza di draghi, mausolei e ornamenti sontuosi.

Nikko non poteva che essere la conclusione migliore per questa nostra esperienza di kenshi viaggiatori. Abbiamo praticato la Via con meravigliosi maestri, incontrato persone splendide e resa ancor più vera e duratura la nostra amicizia con Mizuta Sensei, da sempre e per sempre nostro punto di riferimento.

 


Ora , con le valige cariche di esperienza e di bei ricordi, non testa che dire… A presto in Italia!

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PS: Il diario di viaggio finisce qui, ma le parole e le esperienze in esso contenute rimarranno scolpite nei nostri cuori, probabilmente per il resto della nostra vita.

Grazie a tutti voi, cari amici e lettori, per averci seguito fino a questo punto. La nostra speranza è che questo racconto abbia suscitato in voi quel misto di sensazioni tra interesse, curiosità, bellezza e passione che ha accompagnato anche noi…con l’auspicio di incontrarvi, magari un giorno, nel dojo del Mizuta Kendo Club a praticare del buon Kendo assieme!

Oyasuminasai!